
Cosa fare se il tuo SSD non viene visto: cause, soluzioni e recupero dati
- Un SSD non riconosciuto può trasformarsi in un vero incubo, specialmente quando contiene documenti di lavoro, foto o archivi personali. Rispetto ai tradizionali hard disk, le unità a stato solido sono più veloci, silenziose e resistenti agli urti, ma non sono immuni ai guasti.
Perché un SSD può smettere di essere riconosciuto
- Guasto al controller: il chip principale che gestisce la comunicazione tra la memoria e il computer può danneggiarsi per difetti di fabbricazione, surriscaldamento o sbalzi di corrente.
- Firmware corrotto: errori nell’aggiornamento o bug possono bloccare il riconoscimento del disco.
- Problemi elettronici: un cortocircuito o una sovratensione può danneggiare i componenti interni.
- Degrado delle celle NAND: nel tempo, i cicli di scrittura riducono l’affidabilità delle celle di memoria.
- Errori logici o software: corruzione del file system, cancellazioni accidentali o errori nel boot.
- Contatta subito LabRD per una valutazione professionale e invio in laboratorio.
- NON riaccendere il disco per testare se funziona.
- NON aprire l’SSD: fuori dalla camera bianca: polvere e corpi estranei graffiano i piatti.
- NON usare strumenti magnetici, detergenti o asciugatori. Possono danneggiare le componenti delicate.
- NON tentare sostituzioni di testine senza competenze e attrezzature adatte.
Diagnosi e recupero dati SSD non riconosciuto con LabRD
LabRD è uno dei pochi laboratori in Italia che dispone della tecnologia necessaria per leggere direttamente i chip NAND, anche quando l’SSD non risponde più.
La procedura segue protocolli rigorosi per garantire la sicurezza dei dati e la massima probabilità di recupero.
Diagnosi gratuita e analisi tecnica
Dopo la ricezione del dispositivo, i tecnici eseguono una diagnosi approfondita per identificare la causa del guasto.
Viene verificato se si tratta di un problema elettronico, firmware o logico, e se è possibile procedere con il recupero.
Intervento in ambiente controllato
In caso di guasto hardware, il disco viene aperto in camera bianca certificata ISO 14644-1, dove si possono sostituire o accedere ai chip di memoria senza rischio di contaminazione da polveri o scariche elettrostatiche.
Lettura diretta dei chip di memoria
LabRD utilizza sistemi speciali per leggere i chip NAND direttamente (metodo chiamato chip-off).
Le informazioni vengono estratte a basso livello e riassemblate tramite algoritmi di ricostruzione del file system, anche in presenza di dati frammentati o controller danneggiati.
Recupero e verifica dei file
Una volta completata la lettura, i dati vengono ricostruiti, verificati e restituiti su un nuovo supporto sicuro.
Il cliente riceve un’anteprima dei file recuperabili prima di confermare l’intervento, con preventivo trasparente e senza costi nascosti.
Importante:
Se il tuo SSD non viene riconosciuto, evita qualsiasi tentativo di collegamento ripetuto o utilizzo di software di recupero. Gli SSD utilizzano algoritmi complessi (wear leveling e TRIM) che possono sovrascrivere i dati ancora presenti.
Non aprire il dispositivo e non tentare aggiornamenti del firmware: ogni azione può danneggiare il controller e rendere irrecuperabili i file.
Conserva l’unità in un ambiente asciutto e inviala a LabRD per una diagnosi gratuita: i tecnici dispongono di strumenti in grado di leggere direttamente i chip di memoria NAND, anche in presenza di gravi danni hardware.
👉 Approfondisci come funziona un SSD
H2: Recupero dati da SSD NVMe e M.2
abRD è uno dei pochi laboratori in Italia che dispone della tecnologia necessaria per leggere direttamente i chip NAND, anche quando l’SSD non risponde più.
La procedura segue protocolli rigorosi per garantire la sicurezza dei dati e la massima probabilità di recupero.
Diagnosi gratuita e analisi tecnica
Dopo la ricezione del dispositivo, i tecnici eseguono una diagnosi approfondita per identificare la causa del guasto.
Viene verificato se si tratta di un problema elettronico, firmware o logico, e se è possibile procedere con il recupero.
Intervento in ambiente controllato
In caso di guasto hardware, il disco viene aperto in camera bianca certificata ISO 14644-1, dove si possono sostituire o accedere ai chip di memoria senza rischio di contaminazione da polveri o scariche elettrostatiche.
Lettura diretta dei chip di memoria
LabRD utilizza sistemi speciali per leggere i chip NAND direttamente (metodo chiamato chip-off).
Le informazioni vengono estratte a basso livello e riassemblate tramite algoritmi di ricostruzione del file system, anche in presenza di dati frammentati o controller danneggiati.
Recupero e verifica dei file
Una volta completata la lettura, i dati vengono ricostruiti, verificati e restituiti su un nuovo supporto sicuro.
Il cliente riceve un’anteprima dei file recuperabili prima di confermare l’intervento, con preventivo trasparente e senza costi nascosti.
Tentare di riparare un SSD in autonomia può comportare la perdita totale dei dati.
Un laboratorio come LabRD, invece, lavora secondo standard internazionali, offrendo:
Strumentazione professionale per l’accesso diretto ai chip
Camera bianca per interventi sicuri sui componenti fisici
Software forensi per la ricostruzione di partizioni corrotte
Riservatezza e tracciabilità completa del processo
Oltre il 90% di casi risolti con successo
La combinazione di competenze hardware e software permette di recuperare dati anche da SSD gravemente danneggiati o apparentemente irrecuperabili.
Diagnosi e recupero dati SSD non riconosciuto con LabRD
I nuovi SSD NVMe e M.2, sempre più diffusi nei notebook e PC di fascia alta, sono ancora più complessi da trattare.
Poiché utilizzano interfacce PCIe e firmware proprietari, il recupero richiede strumenti dedicati per decifrare la struttura dei dati e ricostruire la logica di memorizzazione.
LabRD dispone di apparecchiature in grado di operare anche su queste unità di nuova generazione, garantendo lo stesso livello di precisione del recupero da SSD SATA o microSSD saldati.
Quanto costa il recupero dati da SSD non riconosciuto?
Il prezzo dipende da vari fattori:
Tipo di guasto (elettronico, firmware, logico)
Capacità e marca del dispositivo
Tempo richiesto per la ricostruzione dei dati
Necessità di intervento in camera bianca
LabRD offre diagnosi gratuita e preventivo senza impegno. Paghi solo se i dati vengono effettivamente recuperati.
Richiedi subito una stima online
Anche tu hai un problema simile?
Metti subito in pratica le nostre soluzioni e, se non risolvono il problema, chiamaci per una consulenza gratuita con i nostri esperti. Siamo qui per aiutarti!
Oppure vedi altri articoli del blog per approfondimenti utili:
Domande Frequenti
Hai altri dubbi? Clicca qui per consultare tutte le nostre FAQ complete!
Ho già acceso il disco dopo la caduta — cosa devo fare?
Spegni immediatamente e contatta LabRD; indica che è stato acceso — questa informazione aiuta il tecnico a scegliere il percorso di recovery. Clicca qui per approfondire…
Posso mettere il disco in frigorifero per “farlo riprendere”?
No. Metodi casalinghi come congelare o usare aria compressa possono peggiorare i danni; evita esperimenti.
I dati sono sempre recuperabili?
Dipende dal danno. Molti casi di caduta sono recuperabili se non si tenta l’auto-riparazione e si interviene rapidamente in laboratorio.
Posso recuperare i dati se il mio SSD non viene rilevato dal BIOS?
Sì, ma solo tramite strumenti professionali.
Quando il BIOS non rileva l’unità, significa che il controller dell’SSD o il firmware non rispondono più. In questo caso, i software comuni non funzionano.
LabRD utilizza apparecchiature specifiche per leggere i chip di memoria NAND direttamente e ricostruire i dati a basso livello, anche quando il disco non è riconosciuto da nessun sistema.
È utile provare un adattatore o un box esterno USB?
No. Se il tuo SSD non viene riconosciuto dal sistema, collegarlo a un adattatore USB non risolverà il problema e, anzi, può peggiorare il danno.
Gli adattatori non forniscono protezione elettrica e potrebbero causare cortocircuiti.
Il consiglio è non effettuare ulteriori collegamenti e richiedere subito una diagnosi professionale gratuita su LabRD.it.
Quanto tempo richiede il recupero di un SSD non riconosciuto?
Dipende dal tipo di guasto.
Un problema logico può risolversi in pochi giorni, mentre i guasti hardware o firmware richiedono tempi più lunghi, anche 7-10 giorni lavorativi.
LabRD offre un servizio express per le urgenze, garantendo priorità di analisi e consegna.
È possibile recuperare dati da un SSD cifrato o protetto da password?
Sì, in molti casi è possibile.
Se conosci la password o la chiave di cifratura, i tecnici possono accedere ai dati dopo aver riparato il dispositivo.
In assenza della chiave, il recupero dipende dal tipo di cifratura e dal modello del disco.
LabRD valuta ogni caso singolarmente, offrendo la massima sicurezza e riservatezza.
